Matematica e Geometria
Matematica e Geometria
Un percorso di esplorazione mimesica
a cura della Dottoressa Francesca Neri Macchiaverva
Titolo
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Tutti in
cerchio
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Ambito
disciplinare
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Geometria
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Spazio/
tempo/ materiali
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Spazio:
Palestra/aula motoria
Tempo: 3 h
Materiali:
Spago, fogli grandi, cartoncini, colla, forbici, quaderno
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Metodologia
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Struttura
del laboratorio: conduzione e materiali
Durata
complessiva: 3 h
Materiali
necessari all'insegnante: stereo e playlist creata ad hoc
Riscaldamento:
L’insegnante
chiede ai ragazzi di disporsi in cerchio e di imitare i movimenti continui e
spezzati che eseguirà partendo dalla testa fino ad arrivare ai piedi.
Esercizio “girare in tondo”:
L’insegnante chiede ai ragazzi di
camminare nell’aula; quando riprodurrà un brano musicale, dovranno far roteare
diverse parti del corpo (testa, braccia, polsi, caviglie, ginocchia ecc ecc).
Successivamente, allo stesso segnale, dovranno roteare su se stessi, prima in
posizione eretta poi piegati verso il basso e infine saltando. L’insegnante
chiede agli alunni di ripetere l’azione allargando le braccia e immaginando
di creare una “scia” con le mani.
Esercizio “girare al buio”:
L’insegnante spegne le luci e chiede
ai ragazzi a turno di girare su se stessi con le braccia allargate afferrando
in entrambe le mani due torce.
Traccia per la conversazione:
cosa avete
visto?
L’insegnante chiede ai ragazzi di
disegnare sulla carta a quadretti ciò che hanno visto.
Esercizio “ronde jambe”: L’insegnante chiede ai ragazzi di roteare su se stessi
facendo un “ronde jambe”. Utilizzando un grande foglio di carta, ripete
quest’operazione bagnando la punta del piede nella tempera e tracciando prima
una linea continua, poi una tratteggiata. Chiede di fare la stessa cosa con
le mani su un foglio di carta.
Esercizio “compasso umano”:
L’insegnante fissa al pavimento un
grande foglio di carta bianca e chiede a tre ragazzi di disegnare un cerchio:
uno farà il centro e sarà collegato ad un altro attraverso uno spago. Il
terzo dovà segnare il percorso del ragazzi “intorno” al centro: ha funzionato?
sono riusciti a disegnare un cerchio? come hanno raggiunto questo risultato?
Conversazione ricapitolazione:
Dopo un breve esercizio di
respirazione-raffreddamento,
l’insegnante chiede ai ragazzi di
spiegare cosa hanno visto e vissuto. Riassume i contenuti della conversazione
alla lavagna e chiede loro di spiegare il significato di raggio e di equidistanza.
Collega l'esperienza della sfera in movimento ai solidi di rotazione e al
passaggio dalla tridimensione alla bidimensione.
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Note
pedagogiche espressive
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Per
potere lavorare efficacemente in questi termini è necessario dedicare molto
tempo alla fase del riscaldamento per fare entrare pienamente ogni singolo
alunno nell'atmosfera del laboratorio. Si tratta, infatti, di “sentire” la
geometria, esplorare lo spazio con consapevolezza geometrica. Per raggiungere
questo scopo tutta la persona deve essere coinvolta pienamente nella ricerca.
Si
deve inoltre porre molta cura nella ricerca dei brani musicali cercando di
utilizzarli anche come strumento per mantenere la concentrazione e
l'attenzione alte.
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Note
storico-culturali
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Per proporre un'attività come questa è necessario studiare
a fondo la valenza e la profondità dei concetti matematici implicati. Per
studiare e approfondire si rimanda ai seguenti testi:
MILLÁN GASCA Ana 2016 Numeri e forme, Zanichelli,
Bologna.
2009 All’inizio fu lo scriba, Mimesis, Milano.
MILLÁN GASCA Ana e ISRAEL Giorgio 2012 Pensare in
matematica, Zanichelli, Bologna.
per ulteriori approfondimenti.
Il lavoro qui descritto fa parte di un percorso di
ricerca avviato a partire dal 2013 sulla relazione tra danza, musica e
matematica (e ispirato al lavoro di Dalcroze e Laban) e realizzato attraverso
attività all'interno del CDL “Scienze della Formazione Primaria” (matematica
per la formazione primaria) e in classi di scuola primaria di diversi
istituti.
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