Lettura ad alta voce

Lettura ad alta voce

Un percorso di pedagogia dell’espressione
di Valentina Tinelli



Questo lavoro intende chiamare tutti i docenti, che avendo a cuore la poesia, vogliano scoprire strumenti che risveglino in loro e negli studenti la vita nelle parole dei grandi autori.
Chiamare tutti quei maestri che sanno ascoltare i ritmi, i timbri delle parole e sanno intravedere nel sentimento umano nascente nel poeta che incontra realtà, una legge invisibile, da sussurrare, per risvegliarla nei propri studenti.
Uno strumento attivante, pulsionale, ancestrale, che includa il corpo a camminare sulla strada della conoscenza: il corpo con la sua possibilità di sentire.
Per tutti quei maestri che hanno a cuore l'Arte e i suoi saperi e comprendono la possibilità di creare una scuola partecipata e inclusiva.

Immaginiamo, dunque, una persona che fa la mimesi di qualcosa, e un'altra persona che fa la mimesis di quest'ultima nell'atto di fare la mimesis di quel qualcosa; quello che è possibile intendere con questo movimento- in cui si fa la mimesis della mimesis dell' altro uomo- non è solamente il qualcosa cosi' come l'altro lo ri-conosce in sé, ma anche quel luogo cosi' misterioso in cui nell'altro avviene il riconoscimento essenziale di qualcosa. Attraverso la contingenza di un agire mimesico si puo', dunque, muovere verso il centro da cui si ingenera nell'altro la mimesis; quel centro in cui ci ri-conosciamo umanamente come facitori di logos. E se questa ricerca vive in un movimento che non cessa, che va da ciascun essere umano all'altro essere umano, quella che comincerà a vivere e a esprimersi (cioè ad esserci) sarà la partecipazione dell'uomo all'umanità dell'uomo.


Gilberto Scaramuzzo da Educazione poetica. Dalla poetica di Aristotele alla poetica dell'educare.





Titolo




Il percorso
1. Esploratori nella Pedagogia dell'Espressione
Ambito disciplinare
Lettura ad alta voce
Spazio/ tempo/ materiali
Spazio: si scelga un luogo appropriato per lavorare con il corpo

Materiali:

ü  Fogli per ogni studente bianchi e fogli con poesia o   letture già trascritte
ü  Vocabolari di lingua italiana e etimologici della lingua italiana.
ü  Libri di poesie degli autori scelti.


Durata: 90 minuti

Metodologia

ü  Il docente fa sedere i ragazzi in cerchio e spiega loro che il percorso che faranno vuole essere un allenamento ad un nuovo modo di leggere che coinvolge tutto il corpo proponendo il metodo mimico di Orazio Costa Giovangigli, regista e docente di Teatro del '900.
ü   Il docente dirà che durante il percorso verranno fatte delle riprese che sono oggetto di studio nella ricerca del Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre dove il Professor Scaramuzzo e i suoi collaboratori portano avanti la ricerca sul rapporto tra mimesis e apprendimento e chiede ai discenti di approcciare a questo percorso con serietà, concentrazione ed energia; chiede inoltre ai discenti di sentirsi degli esploratori delle parole e di una ricerca espressiva
ü  Il docente fa ascoltare ai ragazzi il testo di Orazio Costa letta da Roberto Herlitzka “Se sapete che il vostro strumento siete voi stessi...” tratta dal Quaderno 39, del 1989.
ü  Il docente non spiega il testo.
ü  Il docente dà ad ogni ragazzo il testo stampato su cui si lavorerà negli incontri.
ü  Il docente chiede di leggere a voce alta, così come viene, a ciascuno di loro.
ü  Il docente chiede di commentare la poesia e chiede se ci sono parole sconosciute; se sì, chiede a chi sa di darne una spiegazione oppure chiede di leggere il dizionario a voce alta.
ü  Il docente chiede ai ragazzi  di scrivere su un foglio che raccoglierà cosa si aspettano dal corso. 

Note pedagogico-espressive
Quali obbiettivi vuole raggiungere l’esercizio?

Il dialogo vuole aprire e motivare il percorso nuovo sulla lettura.

Quali difficoltà si possono incontrare?
In questa fase nessuna.

Come si possono osservare gli esiti?
Gli scritti dei ragazzi sono feedback importanti per comprendere quali sono le loro aspettative.
Note storico-culturali
Mistero e Teatro, Orazio Costa regia e pedagogia; M. Boggio; Bulzoni Ed.; 2004.

L'Acrobata dello Spirito, I quaderni inediti di Orazio Costa; L. Piazza; Titivillus Ed.; 2018.

In-tendere, L'umana Sophia di Luigi Pirandello; G. Scaramuzzo; Anicia Ed.; 2005.


Video

nella sezione video del sito



Titolo
Respiro-vocalizzazioni

Ambito disciplinare
Lettura ad alta voce

Spazio/ tempo/ materiali
Spazio: Uno spazio appropriato per lavorare con il corpo

Materiali:
ü  Fogli per ogni studente bianchi e fogli con poesia o   letture già trascritte
ü  Vocabolari di lingua italiana e etimologici della lingua italiana.
ü  Libri di poesie degli autori scelti.

Durata:  90 minuti

Metodologia
Ø  Il docente fa mettere i ragazzi in cerchio, in piedi in posizione di grounding: propone esercizi di respirazione, cercando aumentare la consapevolezza della respirazione diaframmatica.
Ø  Il docente aiuta quindi i ragazzi a sentire che la pancia si gonfia quando entra l'aria e si sgonfia quando esce.
Ø  Il docente fa sentire ai ragazzi l'aria che esce ed entra dall'addome e poi l'aria che entra ed esce dal torace.
Ø  Il docente chiede ai ragazzi di imitare, ad ogni emissione, i suoi gesti che andranno a produrre i suoni di tutte le vocali: la “O” portando le braccia verso la terra; la “A” allargando le braccia davanti all'addome; la “E “e la “È“ portando le braccia davanti a sé, la “I” portando le mani sul volto alla ricerca di una vibrazione di zigomi e naso e la “U” portando le braccia verso l'alto.
Ø  Il docente mostra ai ragazzi la connessione tra la voce e il corpo e che il respiro si trasforma in suono attraverso le corde vocali e l'ugola.
Ø  Il docente chiede ad ogni discente di mettere il respiro nella mano che si aprirà e chiuderà come aria che entra ed esce, ma anche come i polmoni che si aprono e stringono; chiederà di cercare questa connessione con gli occhi chiusi, avendo come indicazione quella di restare nel respiro e nel movimento contemporaneamente.
Ø  Il docente chiederà successivamente di portare questo respiro al braccio, all'avambraccio, all'altra mano, all'altro braccio, alle spalle e via via di coinvolgere sempre più corpo.
Ø  Dopo averli fatti fermare e tornare ad una tranquilla respirazione, il docente chiederà loro di sedersi in cerchio e di ritrovare ancora con gli occhi chiusi il respiro nella mano. Chiederà loro di restare in quel respiro e di mettere le vocali, quelle che vogliono, come se dovessero cercare di far suonare la mano e di lasciare che le vocali possano essere lanciate lunghe o corte. Chiederà loro di giocare in questo modo per un po'
Ø  Dopo aver riaperto gli occhi e lasciato condividere verbalmente stati d'animo, il docente chiederà ai ragazzi di lanciarsi le vocali nel cerchio come se lanciassero una palla e di dare una durata del suono a seconda del lancio: forte, piano, a pallonetto, a schiacciata, tirando una palla piccola o una grande, per dare alla voce la fattezza di un oggetto che non c'è.
Ø  Si farà la stessa cosa formando delle coppie: ponendoli ad una certa distanza: letteralmente si lancerà la voce nelle vocali, dall'uno in modo che l'altro potrà riceverla e mandare un secondo lancio… e così via.

Note pedagogiche espressive
Quali obbiettivi vuole raggiungere l’esercizio?

L'esercizio vuole aumentare la consapevolezza sullo strumento del nostro corpo per l'emissione vocale attraverso l'attivazione di un processo mimesico di ricerca che porti un coinvolgimento fisico, emotivo, figurativo e creativo  tra corpo e voce.

Quali difficoltà si possono incontrare?

La preparazione del docente deve essere già stata intensiva, deve saper maneggiare voce, corpo e mimesis.

Come si possono osservare gli esiti?

Si può raccogliere un feedback attraverso un questionario preparato per far rispondere i ragazzi su cosa delle esercitazioni li ha più colpiti.

Note storico-culturali

Mistero e Teatro, Orazio Costa regia e pedagogia; M.Boggio; Bulzoni Ed.,2004.

L'Acrobata dello Spirito, I quaderni inediti di Orazio Costa; L. Piazza; Titivillus Ed.; 2018.

In-tendere, L'umana Sophia di Luigi Pirandello; G. Scaramuzzo; Anicia Ed.; 2005.


Video

nella sezione video del sito










Titolo








Parole nel corpo
Ambito disciplinare
Lettura ad alta voce
Spazio/ tempo/ materiali
Uno spazio appropriato per lavorare con il corpo

ü  Fogli bianchi e fogli con poesia o letture già trascritte
ü  Vocabolari di lingua italiana e etimologici della lingua italiana.
ü  Libri di poesie degli autori scelti

Durata: 90 minuti

Metodologia
ü Il docente fa ripetere gli esercizi sulla respirazione e vocalizzazione (vedi seconda scheda).
ü  Il docente legge ad alta voce alcune parole (non verbi) del testo scelto.
ü  Gli allievi fanno la mimesis della parola ascoltata con la mano e con gli occhi chiusi. Nota: il docente suggerisce di muoversi legandosi ad un sentire e non ad una rappresentazione della parola, né all'indicazione della parola. 
ü  Il docente, dopo aver fatto riaprire gli occhi, chiederà ai discenti di sentire con una mano  il proprio cuore e di lasciare che l'altra mano possa "diventare" il cuore, richiudendo gli occhi. Nota: si chiederà di entrare in quella corrispondenza tra il sentire il proprio cuore, visualizzarlo e produrne un'interpretazione facendo la mimesis con l'altra mano. 
ü Il docente  chiederà  di dire  la parola “cuore” mentre  con la mano neralizzano la mimesis. Nota: il docente metterà  l'accento sulla della parola come suono delle cose.
ü  Il docente chiederà di leggere ora a mente le parole dal testo, ognuno per sé e di farne la mimesis con le mani, e solo dopo aver trovato il movimento, di dire le parole nel movimento della mano. Nota: tutti contemporaneamente, quasi in un sussurro armonico.
ü  Il docente chiederà ad ognuno di leggere una parola mentre ne fa la mimesis mentre gli altri osserveranno. Tutti eseguiranno a turno.
ü  Il docente seguirà i movimenti e il modo in cui la voce segue quei movimenti per indicare la direzione giusta sul dire la parola e sul movimento mimesico, aiutando i ragazzi a non disegnare la cosa ma a sentirla davvero.
ü  Il docente poi chiederà di riprendere uno spazio nell'aula e di tentare la mimesis di con tutto il corpo per quelle parole che egli stesso leggerà.
ü  Condivisione libera dell'esperienza.

Note pedagogiche espressive
1.                  Quali obbiettivi vuole raggiungere l’esercizio?
L'esercizio vuole aumentare la consapevolezza sullo strumento del nostro corpo per l'emissione vocale attraverso l'attivazione di un processo mimesico di ricerca che porti un coinvolgimento fisico, emotivo e figurativo e creativo  tra corpo e voce.
2.                  Quali difficoltà si possono incontrare?
La preparazione del docente deve essere stata intensiva, deve saper maneggiare voce, corpo e mimesis
3.                  Come si possono osservare gli esiti?
Si può raccogliere un questionario preparato per far rispondere i ragazzi su cosa e come sono stati colpiti dalle esercitazioni



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